Approccio Multidisciplinare nel Paziente Coagulopatico: Focus in Odontoiatria

L’emofilia è una malattia ereditaria autosomica recessiva causata dal deficit del Fattore VIII (nel caso di emofilia A) e del Fattore IX (nel caso di emofilia B) della coagulazione ed essendo una malattia rara, assume un rilevante impatto sociale e sulla vita quotidiana del paziente. Sul piano clinico, le procedure invasive applicate sui pazienti che presentano disturbi dell’emostasi possono portare a gravi complicanze che si aggiungono a quelle comuni, in ragione dell’eccessivo sanguinamento. Inoltre, ancora in tempi recenti, lo stesso trattamento del paziente emofilico affetto da qualche patologia di interesse odontoiatrico prevedeva necessariamente l’ospedalizzazione e la messa in atto di un complesso iter terapeutico. Negli ultimi anni, tuttavia, sono stati approntati dei nuovi protocolli operativi, che consentono l’esecuzione in piena sicurezza di interventi anche a livello ambulatoriale: a tal proposito, la terapia sostitutiva, unitamente alle manovre di controllo dell’emostasi locale, riduce notevolmente il rischio emorragico, mentre l’uso dei fattori ricombinanti in sostituzione dei plasmaderivati ha risolto il grave problema della trasmissione di agenti infettivi (epatite e HIV). Una buona compliance medico-paziente, permette il raggiungimento di ottimi risultati per ciò che riguarda la prevenzione, costituente, come detto, il primo e fondamentale passo nella cura delle patologie di interesse odontoiatrico. Grazie ad una serie di accordi e convenzioni stipulati con la partecipazione fattiva dell’Associazione Italiana Centri Emofilia (AICE), sono stati realizzati dei protocolli clinici che aumentano la sicurezza del paziente, già attualmente garantita dalle terapie disponibili, e conseguentemente la fiducia negli operatori sanitari.
Il problema dunque, o forse meglio dire la soluzione, consiste nella diffusione dei suddetti protocolli clinici anche ai servizi odontoiatrici appartenenti alle ASL, ai servizi di odontoiatria territoriali pubblici e privati. Perché è indubbio che l’applicazione di un efficace modello di cura odontoiatrico consente anche una significativa riduzione dei costi sanitari. In conclusione, ci auspichiamo che anche grazie a questo simposio si possa accrescere l’informazione e la consapevolezza negli operatori sanitari, sviluppando altresì una rete di specialisti odontoiatri di riferimento riconosciuti dalla Regione Piemonte. La speranza è di riuscire a creare una vera e propria rete di sostegno e, in tal modo, innalzare il livello delle cure offerte alla
comunità emofilica in termini di appropriatezza ed efficacia.

 

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